Il Drago: una creatura presente nei miti dell’umanità fin dalla notte dei tempi

È un animale mitico dalla conformazione a metà strada tra un serpente e una grossa lucertola che ha trovato e continua a trovare nuove interpretazioni nella letteratura, nel cinema e nei cartoon, nel gaming. Ma da dove vengono i draghi?

Sono presenti nelle storie e nelle leggende di praticamente tutte le culture (almeno sul nostro pianeta).
Il nome, prima di tutto: deriva dal greco antico drakon (serpente). In Omero troviamo indicato come “drago” un animale fantastico rappresentato come un rettile con zampe e ali, nel Nuovo Testamento un drago a sette teste simboleggia il diavolo, nell’Apocalisse di Giovanni. Oltreoceano, il mito si ritrova nelle descrizioni dei serpenti piumati, importanti divinità delle religioni mesoamericane.

Nel nostro mondo, che taluni definiscono “reale”, a volte sono chiamati così alcuni sauri come il Varano di Komodo e la Pogona.

È curioso notare come, in Europa e nell’area mediterranea, generalmente il drago abbia spesso avuto una connotazione minacciosa, mentre in America Latina rappresentava delle divinità e in Cina era una creatura mitica considerata portatrice di sapere e conoscenza, tanto da essere simbolo della famiglia imperiale.

In epoche più recenti, abbiamo visto questi simpatici animaletti intraprendere parecchie volte una carriera di successo nel mondo dell’intrattenimento: in Dungeons & Dragons, uno dei giochi di ruolo più famosi e longevi, il drago è protagonista fin dal nome… ma non sempre lo si incontra durante il gioco! Da D&D si è sviluppato successivamente un universo sterminato fatto di giochi in scatola, pubblicazioni, cartoni e videogame, in cui abitano innumerevoli creature e personaggi, ognuno con le proprie peculiarità.

Ma andiamo a menzionare alcuni veri professionisti della draghitudine che ameremo per sempre:

  • La draghessa di Shrek: volitiva donzella dal carattere fumantino, capace però di sorprendenti slanci romantici, basti ricordare la rovente liaison con Ciuchino;
  • Drogon, Rhaegal e Viserion, i draghi di Daenerys Targaryen (…non conoscete “Le cronache del ghiaccio e del Fuoco”? Non avete visto “Il Trono di Spade”?) rappresentano una versione abbastanza rispettosa della tradizione draghesca: volano, sputano fuoco e non sono esattamente socievoli.
  • Sdentato di Dragon Trainer è invece un drago molto particolare. Misterioso e sfuggente, molto simile ad un gatto nelle movenze e quasi dallo stesso carattere.
  • Nella saga di videogiochi Elder Scrolls i draghi sono una stirpe antica e potente la cui voce può plasmare la realtà. Da loro è discesa la famiglia imperiale
  • Smaug, il temibile drago de Lo Hobbit è forse il drago più famoso nella letteratura moderna. irascibile, vanesio, capriccioso, avido e sanguinario, riesce ad incarnare in pieno il drago della mitologia occidentale.
  • Nella saga di Eragon, scritta da Paolini, i draghi sono parte della coppia indivisibile composta da cavaliere e cavalcatura, il cui legame genera un potere che va al di là dell’insieme delle parti.
  • Come non ricordare poi Grisù, protagonista di un cartone animato italiano degli anni ’70? Era un simpatico draghetto la cui massima aspirazione era fare il pompiere, con grande disappunto del padre, discendente da una nobile stirpe di draghi Avvampatori.

Nel mondo di ARRR!!! non poteva mancare, tra tante creature leggendarie, un temibile rappresentante di questa specie, forse il più terribile di tutti: il Mio Mini Drago!

Non fatevi ingannare dalla sua aria svagata e da quegli occhioni dolci… Affrontarlo vi può costare molto caro!

 

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